domingo, 20 de marzo de 2016

Paris Fashion Week: sulle passerelle trionfano i giochi di contrasti e un'opulenza sfrenata

Avventuriere in sella a una due ruote, donne eclettiche e ragazze bohémien. Le rivisitazioni del passato e gli sguardi al futuro. Il trait d'union tra misticismo, mistero e femminilità. Sulle passerelle dei primi giorni di Fashion Week a Parigi tutto si muove verso un'unica direzione: l'esaltazione della ricchezza. Imperano cristalli, pattern vivaci, patchwork, ruches a volontà. Si celebra il grande ritorno dei choker, grandi, luccicanti e imponenti. E soprattutto dei bustier, un tempo croce delle donne, oggi un must-have. Scoprite le tendenze per l'Autunno-Inverno 2016 e tutti i look che ci hanno colpito di più in pedana.
Nero a profusione, i fiori e l’animalier. La giacca Bar e i ricami. Sulla passerella della parigina Christian Dior, ancora orfana del direttore creativo Raf Simons dallo scorso autunno,  sfila una rilettura del passato in omaggio a Monsieur Dior e alle sue più grandi passioni. Gli applausi vanno all’equipe interna capeggiata da Lucie Maier e Serge Tuffieuxche scavano nell’archivio della maison e ne rispettano il dna, creando una collezione che si colloca come frattura tra passato e futuro. Il tailleur viene rivisitato nelle proporzioni e nella fisionomia: le giacche sono mini o asimmetriche; le gonne sono a vita alta, dritte con spacchi o ampie e con ricami bucolici di perline. Sui cappotti over e rigorosi esplodono colori intensi come l’arancione, il rosa e il verde. I tagli sono netti e precisi.  Gli abiti lunghi diventano fluidi e si alternano ai mini dress che scoprono le spalle. 
Il direttore creativo manca anche in casa Lanvin, che a quattro mesi dall’addio di Alber Elbaz, porta in scena una donna eclettica e vibrante. Che sottolinea un cambio di rotta rispetto alla gestione precedente.
La collezione del prossimo autunno - che porta la firma dell’ufficio stile interno guidato daLucio Finale per gli accessori e da Chemena Kamali per l’abbigliamento - si veste ditailleur dal taglio maschile, di tuniche di broccato, toilette di velluto devorè e di grandi volant sul fondo delle gonne che si alternano a stole di pelliccia, bolerini, pantaloni a vita alta e fantasie principe di Galles. Trionfano cascate di gioielli vistosi, con choker e maxi orecchini.
Alla kermesse di Chloé sale in pedana una ragazza avventurosa ma bohémien, romantica ma sfrontata che a un certo punto inforca la motocicletta e parte. Quella donna s’ispira adAnne France Dautheville, la giornalista francese che negli anni '70 partì da Parigi in sella a una due ruote per raggiungere l’Afghanistan e che in passerella sfoggia i codici della maison. Ma rivisitati, in un’ottica contemporanea e con un gioco di contrasti. Ci sono  gli anni '70, l'alternanza tra pesi e volumi, la mascolinità che si unisce al femminile. 
E così Clare Weight Keller realizza completi da biker molto eleganti, pesanti maxi-pull peruviani,  le tute, le salopette in pelle nera e ispirate al motocross. I poncho di lana si impreziosiscono  di ricami multicolor e mandano in soffitta il classico cappotto. Le gonnegipsy si innervano di ruches. Le bluse sono leggere e lunghe al punto da trasformarsi in mini-dress, i pantaloni sono cropped e in pelle e si abbinano a top di seta o a camicie divoile con il fiocco. In omaggio al contrasto, quello puro.
Da Balmain si conferma il trionfo dell’opulenza che grazie alla creatività di Oliver Rousteing si materializza nel pizzo, nei broccati, in ruches, frange e nappine che si muovono ad ogni passo. I capi ne sono tempestati. Le proporzioni sono un’iperbole, come le decorazioni e i volumi. Le lunghezze si alternano tra il maxi corto e alla caviglia. Ci sono le cinture alte, le mini crinoline con fianchi rotondi, e i mini-dress con perle, cristalli e passamanerie. La donna torna a indossare il corsetto e il bustier che stringe sul punto vita e sottolinea le curve per un risultato molto sexy. Gli stivali sono alti, altissimi fino alla coscia.  Anche qui c’è il choker, in metallo o in plexiglass, grande, imponente e prezioso. La palette cromatica vira leggermente rispetto al passato, diventa più soft e premia il rosa quarzo, il blue serenity e il verde muschio. Ma anche gli intramontabili nero e bianco. 
Spiccano richiami all'Antico Egitto, invece, al fashion show di Givenchy che per la prossima stagione fredda fa sfilare su una passerella-labirinto donne eteree e molto femminili.  Gli abiti - categoricamente lunghi, fluidi e lussuosi - sono arricchiti talvolta da luccicanti cristalli, talvolta da paillettes. Trionfano pattern, patchwork, panneggi antichi e colori dall'allure mistica e misteriosa. Ma anche pizzi e trasparenze che creano un sensuale gioco di vedo-non-vedo. Tante anche le stampe animalier che spuntano su stivali e maxi-coat e si alternano a look total black illuminati da preziose decorazioni dorate. I colori spaziano dal melanzana all'oro, dal rosa pallido al blu navy passando per gli intramontabili bianco, beige e ovviamente nero.

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